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Alcuni sono ossessionati
dall’arredamento. Altri neppure ci fanno caso. In un modo o nell’altro, operare scelte che rispettino
l’ambiente quando arredi la tua casa o il tuo ufficio,
può fare la differenza nell’impatto sul pianeta e
nell'ambiente o sulla tua salute. Il moderno movimento di
sostenibilità esercita la sua attrattiva su un elevato
numero di ecodesigner.
Sebbene molti prodotti di ecodesign
non abbiano prezzi tanto accessibili e non siano quindi
alla portata di chiunque, non ti preoccupare: ci sono sempre altri modi
efficaci e non troppo costosi per avvicinarsi ad una forma di
arredamento sostenibile. |
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Qualunque sia il materiale con cui
è realizzato un complemento d'arredo, sia
esso legno, stoffa, metallo, plastica, esistono sempre delle opzioni
volte al rispetto e alla salvaguardia dell’ambiente. Quando
gli uomini delle caverne facevano uso di grosse pietre per realizzare
le loro abitazioni o i loro utensili, sicuramente questi oggetti
così creati non erano fra i più confortevoli da
maneggiare o su cui sedersi. Il legno fu sicuramente il materiale cui i
nostri antenati aspiravano; allora cominceremo a parlare proprio da
lì.
Il mondo ha bisogno di
più alberi e quindi tutte quelle pratiche che
inducono alla deforestazione non sono affatto da seguire. Non soltanto
le piante assorbono CO2 e producono ossigeno, ma mantengono la
superficie del pianeta fresca, tengono fermo e ben saldo il terreno, lo
rendono fertile e forniscono una dimora agli animali, agli insetti,
agli uccelli e ad altre piante. Per non parlare poi del fatto che
regalano a molte persone i mezzi di sussistenza.
In poche parole: non perdere
tempo! Dedicati agli alberi! Ricorda che nonostante
tutto esistono anche metodi sostenibili per tagliarli. I metodi
principali sono quelli che prevedono l’utilizzo di legno che
proviene da foreste tagliate in modo sostenibile e officine che
lavorano il legno tagliato in tal modo. Forest Stewardship Council
(FSC) e il suo più grande certificatore di
foreste, il Rainforest
Alliance, sono gli standard più largamente
utilizzati per la silvicoltura sostenibile. |
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Sia che il legno sia un materiale di cui
dobbiamo prenderci cura, sia che talvolta non venga
considerato tale,
bisogna ricordarsi che una volta tagliato e lavorato può
durare davvero per molto, ma molto tempo. Posto questo,
c’è da chiedersi se non sia il caso di imparare a
fare un uso responsabile di tutto il legno di cui già si
dispone. Molti ecodesigners la pensano così e lo stanno
già facendo.
Il legno riciclato di solito proviene da
vecchi mobili, case o da altri manufatti,pronti per
“reincarnarsi” in qualsiasi altro utensile pronto
all’uso: si può spaziare da pezzi di legno con
imperfezioni a scarti di fabbriche. Una parte del legno riciclato viene
anche da ceppi depositati lungo il letto dei fiumi oppure da cumuli di
legname assemblati dagli uomini.
Ad ogni modo, mobili
realizzati con legno riciclato sono un buon esempio di efficienza delle
risorse.
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Avrai probabilmente sentito dire, a questo
punto, che il bambù non è affatto un albero ma
piuttosto un’erba. Il
bambù rappresenta una famiglia di erbe che spazia da
dimensioni piccolissime a molto grandi e, per quanto riguarda il
colore, ne troviamo specie di un “verde lime” e
altre con striature marroni.
Cresce con una velocità
sorprendente, è particolarmente versatile ed è
diventato il
manifesto non ufficiale degli ecodesigners e dei costruttori che
rispettano ambientali. Il bambù può essere
appiattito per
il rivestimento di pavimenti, modellato per la costruzione di mobili,
pressato in impiallacciature, “tagliato a fette”
per
realizzare persiane per finestre o… pensa che anche la tua
intera casa potrebbe essere fabbricata in bambù! Nel Nord
D'America l’utilizzo del bambù nella realizzazione
degli
edifici ha fatto guadagnare agli architetti e ai costruttori punti per
salire di livello nella certificazione energetica degli edifici (LEED).
La maggior parte del bambù
proviene dalla Cina ed è cresciuto con pochi pesticidi o,
addirittura, in assenza di essi. Poiché
cresce in modo così rapido, è molto
più facile
mantenere robuste foreste di bambù. Questo significa
però
che impiega molta acqua e una raccolta così rapida e intensa
può mettere a dura prova la fertilità del suolo.
Alcuni
coltivatori però usano pesticidi e altri prodotti chimici,
tienilo sempre a mente. Ma per il resto, il bambù
è uno
dei materiali più sostenibili che c’è
in
circolazione.
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Da quando il metallo e la plastica si possono
riciclare, almeno in teoria possono essere considerati
materiali ecologici per la realizzazione di mobili. Sempre
più complementi d’arredo sono ben realizzati con
plastica e metalli riciclati, date un occhio a i post nella [ sezione dedicata ]
I materiali riciclati richiedono
meno elaborazione e meno risorse e aiutano a supportare
il commercio di tali materiali. Le tecnologie sono sempre in continuo
perfezionamento e ciò significa che la qualità
delle plastiche e dei metalli riciclati è sempre
più in crescita. Questo non è tutto riguardo ai
materiali; puoi trovare qui altri buoni suggerimenti da tenere sempre
presenti quando si è alla ricerca di mobili. |
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I buoni mobili ecologici e sostenibili dovrebbero innanzitutto essere
facilmente riparabili, quando si danneggiano, e si
dovrebbero suddividere in varie parti ed essere riciclati. I prodotti
certificati da MBDC’s
C2C ne sono un perfetto esempio, come le sedie
d’ufficio certificate da Herman Miller e Steelcase. Questi
prodotti possono essere facilmente smontati, suddivisi in tutte le loro
parti costitutive e riciclati alla fine del loro ciclo vitale.
Quando compri mobili, guardati dai
così detti “ibridi mostruosi” che altro non sono se non pezzi costituiti da un amalgama inseparabile
di materiali. Il fatto che è difficile smontare un oggetto,
potrebbe essere un probabile avvertimento: ti darà
sicuramente qualche problema se e quando dovrà essere
riparato. |
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Uno degli aspetti più
importanti, ma spesso trascurato, dei prodotti sostenibili (e
questo, in definitiva vale anche per i mobili) è la loro
durata. Se un oggetto è robusto e/o può essere
prontamente riparato, diminuisce la possibilità che questo
finisca nella spazzatura e col tempo può farti risparmiare
denaro, anche se inizialmente lo hai pagato tanto. Anche se i materiali
riciclabili si rompono (e non possono essere accomodati), richiedono
energia e altre risorse per essere rimessi in funzione e poi essere
sostituiti.
I beni che hanno una lunga durata
invece possono essere trasmessi da persona a persona. Anche se il tuo gusto cambia con il tempo e il tavolo della cucina non
ti piace più, un bel tavolo resistente potrà
quasi sempre piacere a qualcun altro, mentre uno rotto e sgangherato
probabilmente no. Quando viene il momento di separarti dai tuoi
oggetti, pensa a Craigslist, Freecycle,
o EBay,
e cercane uno nuovo lì. |
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Quando compri un oggetto
d’arredamento, lo porti a casa e lo disponi in una stanza,
non se ne sta fermo e immobile lì. Non importa di quale
materiale sia fatto: può verificarsi
l’eventualità che emetta dei gas o che rilasci
delle sostanze nell’aria. Quasi tutti i mobili emettono gas
(e ciò non è necessariamente negativo) ma i
materiali sintetici o quelli trattati con sostanze sintetiche possono
emettere gas chimici e quindi tossici per noi.
I composti organici volatili, o COV,
costituiscono la famiglia più comune di
sostanze chimiche emesse che possono essere considerate responsabili di
malformazioni alla nascita, disfunzioni endocrine e cancro. Sostanze
ignifughe e formaldeide sono i COV comuni emessi dai mobili.
Specialmente se la tua casa o il tuo ufficio
sono ben isolati (cosa utilissima al fine del risparmio
energetico) le sostanze tossiche non vengono espulse facilmente. Alcuni
studi hanno mostrato che la qualità dell’aria
dentro le abitazioni (o nell’auto) è spesso
peggiore di quella esterna. Tutti dovrebbero essere ben informati delle
varie tipologie di sostanze chimiche che normalmente si portano
dall’esterno dentro le nostre case, specialmente se si hanno
bambini, animali domestici o altri membri della famiglia che sono
spesso a contatto con il suolo.
Ci sono alcuni buoni metodi per aiutarti a
mantenere dentro casa un’aria sana: uno di
questi è proprio la scelta dei mobili. Greenguard è una certificazione che assicura che i mobili siano a bassa
tossicità. Herman Miller, Haworth, Knoll e Izzydesign, ad
esempio, sono ecodesigner che offrono tutti mobili certificati da
Greenguard.
Vai alla ricerca, inoltre, di mobili non trattati, oppure trattati con
sostanze naturali, come finiture in legno naturale o
pelle conciata in modo naturale. Il cotone organico inoltre non viene
quasi mai trattato con sostanze tossiche. Un altro buon modo per
evitare sostanze chimiche è comprare mobili
d’epoca o usati che hanno già emesso la maggior
parte di sostanze nocive (sii sicuro però che non contengano
nulla di dannoso, come pitture a base di piombo). Si può
dunque affermare, intuitivamente, che gli oggetti nuovi emettono
più attivamente tali sostanze — ricorda, ad
esempio, quanto detto riguardo all’odore delle macchine
nuove. |
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Con tutte le belle cose ma di poca sostanza o
le “eco” marche che spuntano nel mercato ogni
giorno può essere difficile tenere a mente
che beni appartenuti ad altri prima di noi possono essere gli acquisti
più “sostenibili” in assoluto. Gli
oggetti d’epoca e di seconda mano, soprattutto i mobili, non
richiedono alcuna lavorazione aggiuntiva, rinvigoriscono il mercato
locale (tagliano i prezzi dei trasporti), hanno già emesso
sostanze nocive e alleggeriscono il carico di rifiuti. Mobili
d’epoca di qualità possono anche avere eccellente
valore di rivendita che, di certo, non si può dire per la
maggior parte dei mobili nuovi, siano essi sostenibili o no.
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Come per il cibo presente sulle nostre
tavole, potremmo restare sbalorditi da quanti
chilometri percorrono le parti costitutive di un componente
d’arredo per arrivare fino a noi. Se ti è
possibile, cerca mobili vicino a casa tua; ciò
darà supporto all’economia locale, ai piccoli
artigiani e diminuisce il costo ambientale del trasporto (per non
parlare poi degli altri generi di costi).
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Non possiamo promettere di amare una cosa per
sempre o che il nostro gusto nell’arredamento
non cambierà mai. Quando viene il momento di sbarazzarci di
una sedia, di un tavolo, di un letto o di dire addio a una credenza,
assicurati che questo oggetto vada a
finire in un’altra buona casa.
Vendilo su Craigslist, Freecycle,
o EBay,
metti un annuncio su un giornale locale o includilo nel
tuo prossimo mercatino di quartiere. Se sei poi un tipo furbo, molti
mobili possono essere riproposti per nuove funzioni o rinfrescati con
una nuova mano di pittura o nuove finiture. Nessun manufatto, per
quanto robusto, potrà però vivere in eterno,
senza andar prima o poi a finire nella spazzatura. |
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